Il presidente di Sviluppo Lavoro Italia è intervenuto a Roma al convegno della Fondazione Consulenti per il Lavoro

“Con la riforma introdotta dal decreto 48 siamo ad una vera e propria rivoluzione cognitiva che apre le porte ad un mercato del lavoro che non vede più il cittadino da solo contro il resto del mondo”. Così esordisce Massimo Temussi, presidente e AD di Anpal Servizi, intervenuto nel corso del convegno “Il D.L. n. 48/23 e la riforma del Sistema dei servizi al lavoro”, organizzato a Roma dalla Fondazione Consulenti per il Lavoro in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
“Ho condiviso il disegno di riforma con il ministro sin dal 9 gennaio – continua Temussi - consapevole della grande criticità rappresentata dall’Anpal che non ha mai avuto materialmente la possibilità di raggiungere i propri obiettivi, tanto che di 13 miliardi di euro di fondi per politiche comunitarie ne risultano certificati soltanto 6. C’era poi Anpal Servizi che nessuno capiva cosa facesse nonostante provenisse dall’esperienza di Italia Lavoro che negli anni si era invece distinta per capacità progettuali. Oggi il ministero del Lavoro è più forte e si riappropria della gestione delle politiche comunitarie e si riorganizza per facilitare la messa a terra delle politiche. Il SIISL rappresenta l’inizio di un percorso per capire meglio la struttura del mercato del lavoro – conclude il presidente Temussi – Abbiamo l’occupazione che cresce ma ad, ad esempio, cresce anche la richiesta di profili STEM del 62% che il sistema riesce a soddisfare soltanto per il 6%”.
Vincenzo Caridi, direttore generale Inps, ha sottolineato come “il DL 48 nasce perché il reddito di cittadinanza non ha funzionato nella parte delle politiche attive. La misura voleva coprire qualunque esigenza dell’utenza. L’intuizione del ministero del Lavoro è stata quella di individuare misure in linea con quelle esigenze. E questo fa il paio con l’ulteriore intuizione della realizzazione di un sistema tecnologicamente avanzato. Il SIISL traduce una norma in cose tangibili. Nessuno deve avere paura della tecnologia. L’intelligenza artificiale può aiutare a trovare risposte”.
Maria Condemi, della Direzione Generale dell'Innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione ministero del Lavoro, trova “coraggioso il tentativo del ministro di portare avanti il disegno di riforma del sistema dei servizi per il lavoro. La grande novità è rappresentata dall’attenzione all’infrastruttura tecnologica tenuta a reggere questo disegno. Per la prima volta abbiamo un sistema che mette in connessione i vari attori e che permette ad esempio alle Regioni di recepire le innovazioni che, in varie riunioni tenute con il presidente Temussi, abbiamo suggerito. Abbiamo aperto all’intelligenza artificiale ma ora messo a punto il dialogo contenutistico”.
Vincenzo Silvestri, presidente Fondazione consulenti per il lavoro valuta “particolarmente significativo il ruolo dei privati in questa fase. Le prospettive per le agenzie per il lavoro cambiano di molto. Il DL 48 aggredisce efficacemente la problematica di un mercato del lavoro fortemente regionalizzato. Il sistema va completato soprattutto nella parte delle politiche attive”.