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Servizi per il lavoro 20.05.2025
Partnership pubblico-private nei servizi per l’impiego: esperienze a confronto nel workshop internazionale del 19 maggio

A Roma – nella sede di Sviluppo Lavoro Italia - il primo workshop del progetto europeo guidato da OCSE e Commissione UE per rafforzare l’integrazione tra pubblico e privato nei servizi per il lavoro. Focus su Regno Unito e Paesi Bassi

Si è svolto il 19 maggio - nella sede di Sviluppo Lavoro Italia a Roma e in modalità ibrida - il primo workshop internazionale del progetto Strengthening public-private partnerships in the delivery of employment services in Italy, promosso da OCSE e Commissione Europea, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’evento - dal titolo Esperienze e lezioni apprese a confronto: il caso del Regno Unito e dei Paesi Bassi - ha visto la partecipazione di esperti internazionali, decisori pubblici e operatori del settore per discutere modelli di esternalizzazione efficaci e replicabili nei servizi per l’impiego.

Il progetto - avviato nell’ottobre 2024 e della durata di 24 mesi - nasce per rispondere alla necessità di aumentare l’efficacia e la coerenza dei servizi pubblici per il lavoro in Italia.

Con un tasso di inattività superiore alla media europea e solo il 19% delle persone in cerca di occupazione in contatto regolare con i servizi pubblici, la partnership con operatori privati rappresenta una leva strategica.

L’obiettivo è definire un nuovo modello di esternalizzazione, con linee guida chiare, standard minimi e criteri di qualità condivisi su scala nazionale.

I case study internazionali: Regno Unito e Paesi Bassi

Regno Unito – Il programma Restart
Il Regno Unito ha una lunga esperienza nell’esternalizzazione dei servizi per l’impiego, basata su contratti orientati ai risultati. Tra i modelli più innovativi c’è il programma Restart, attivo dal 2021 in Inghilterra e Galles, rivolto ai disoccupati da almeno sei mesi. Il programma prevede servizi intensivi di orientamento e supporto, affidati a fornitori privati, con standard minimi obbligatori e un sistema di pagamento basato sulle performance. Rispetto ai precedenti modelli “black box”, Restart introduce elementi più strutturati e trasparenti, con incentivi per il raggiungimento di obiettivi occupazionali verificati tramite dati amministrativi.

Paesi Bassi – Il modello “open house”
Nei Paesi Bassi, l’accesso ai servizi per l’impiego è regolato da un sistema decentralizzato e “aperto”, fondato sull’uso dei voucher e la libertà di scelta da parte dei beneficiari. L’ente UWV (Servizio pubblico per il lavoro) coordina un sistema che nel 2022 contava circa 700 fornitori accreditati. Programmi modulari e consulenze personalizzate sono integrati con un monitoraggio continuo grazie agli “esperti del lavoro”, figure centrali nel guidare i beneficiari nel percorso verso l’occupazione. Un elemento distintivo è l’utilizzo della “scala di partecipazione”, che valorizza anche gli esiti soft, come l’incremento della motivazione o della socializzazione.

Sono intervenuti: Massimo Temussi – Direttore, Direzione Generale Politiche Attive del Lavoro, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Stefano Scarpetta – Direttore, Direzione Occupazione, Lavoro e Affari Sociali, OCSE; Paola Nicastro – Presidente e Amministratore Delegato, Sviluppo Lavoro Italia; Niels Lieman – Responsabile Relazioni Internazionali e Consigliere per gli Affari Europei, UWV; Frank Baars – Consigliere politico ed esperto senior in esternalizzazione dei servizi, UWV; Ismay MacDonald – Vice Direttore per le Politiche, l’Innovazione e l’Attuazione dei Servizi per l’Impiego, DWP; Robin Woo – Analista di ricerca operativa, Gestione dei contratti e collaborazioni operative, DWP; Matija Vodopivec e Stewart Butler – Activation Team, Employment, Labour and Social Affairs, OCSE; Elisa Gomez Aleman – SG REFORM, Commissione Europea.

Le dichiarazioni

“Stiamo lavorando per costruire una base informativa che consenta di arrivare a un modello condiviso di partenariato pubblico/privato nei servizi per il lavoro – ha dichiarato Massimo Temussi, Direttore della Direzione Generale Politiche Attive del Lavoro del Ministero del Lavoro – Abbiamo perciò la necessità, anche grazie ad appuntamenti come questo, di approfondire le nostre conoscenze attraverso benchmark mirati con realtà internazionali che funzionano”.

“Per l’Italia, raggiungere i cittadini con i servizi pubblici per l’impiego è una sfida critica – ha spiegato Stefano Scarpetta, Direttore della Direzione Occupazione, Lavoro e Affari Sociali dell’OCSE - Oggi infatti solo una persona su cinque in cerca di lavoro entra in contatto con i servizi. Un partenariato pubblico/privato efficace può quindi rappresentare un valore aggiunto strategico. In tal senso, il confronto con i partner UE e con i partner OCSE è molto prezioso”.

“Quella di oggi è stata un’importante occasione di confronto – sono state le parole di Paola Nicastro, Presidente e AD di Sviluppo Lavoro Italia – L’impegno della nostra società continuerà in maniera convinta, attraverso il supporto alle attività del progetto e al Ministero del Lavoro. A tal proposito ringrazio il Direttore Temussi per averci coinvolto in un’esperienza così significativa”.