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Mutamenti del Lavoro 05.06.2025
"Il Lavoro che cambia: competenze per la mobilità del futuro” forum al Convegno nazionale di Asstra

Il settore del trasporto e della logistica sta vivendo cambiamenti importanti, alla luce della doppia transizione digitale ed ecologica e dell’utilizzo crescente dell’IA: si prefigurano nuovi scenari nell’organizzazione del lavoro e sull’occupazione.   

È stato questo il tema del panel "Il Lavoro che cambia: competenze per la mobilità del futuro” a cui hanno preso parte: Paola Nicastro, Presidente e Ad di Sviluppo Lavoro Italia, Stefano Braghieri, Deputy Head of Business Development di Aon Italia, Mario Cardoni, direttore generale di Feder Manager e Massimo Nitti, Vicepresidente Asstra, intervistati da Massimo De Donato di Radio 24

Il presidente Nicastro ha sottolineato che il cambiamento avrà ripercussioni sulle professioni, che possono essere mitigati intervenendo su più livelli, includendo una robusta azione sul capitale umano. Studi internazionali nell’ambito dei trasporti e in particolare, un recente rapporto dell’International Transport Forum dell’OCSE (2023) evidenziano come il settore dei trasporti sia ad elevato tasso di automazione, con un’incidenza sulle professioni non uniforme.

“L’applicazione dell’intelligenza artificiale non necessariamente distruggerà posti di lavoro ma punterà a una ibridazione del lavoro”, spiega Nicastro “con un potenziale effetto positivo sulla produttività e sulla qualità del servizio: ad esempio nell’ambito della manutenzione dei mezzi, i servizi di movimentazione o il lavoro su metropolitana e tram – le tecnologie potranno automatizzare singole fasi operative.  Occorre comunque accompagnare le competenze dei lavoratori del settore verso processi produttivi nuovi e diversi, con particolare al target degli over 50 che, nel settore, è una componente significativa delle persone occupate. Per altre professioni del settore dei trasporti la sfida invece si sostanzia nell’apprendere nuovi strumenti e sviluppare maggiormente le competenze trasversali”.


In sintesi, ha proseguito Nicastro, “Non ravvedo un rischio di esclusione dal mercato di questi lavoratori ma sicuramente la necessità di accompagnare il cambiamento. È questa la sfida che ci vede impegnati, anche come Sviluppo Lavoro Italia, con l’orientamento delle persone verso le competenze che serviranno in futuro, utilizzando per questo strumenti predittivi. Sviluppo Lavoro Italia può contribuire all’evoluzione sostenibile per imprese e lavoratori anche lavorando nell’ottica della prossimità territoriale”.