Da oggi (1° marzo) Anpal Servizi diventa Sviluppo Lavoro Italia.
È infatti entrato in vigore il decreto n.230/2023 recante il “Regolamento di riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e degli Uffici di diretta collaborazione”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e contenente, tra l’altro, la soppressione di Anpal.
Nasce così una nuova pagina di storia societaria che a partire da Italia Lavoro e poi con Anpal Servizi, la nostra agenzia ha potuto vivere da protagonista sul fronte delle politiche attive del lavoro.
Il provvedimento si innesta nell’ambito di una più generale riforma della governance del lavoro da parte del ministero competente, attribuendo a Sviluppo Lavoro Italia il tanto auspicato ruolo di cerniera tra Stato e Regioni in una materia così cruciale per lo sviluppo del Paese.
Il decreto prevede che “Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. è soggetto in house del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”; lo stesso ministero “esercita in via esclusiva la vigilanza e il controllo analogo sulla società”.
Il consiglio di amministrazione della società sarà composto da cinque membri, di cui tre, incluso il presidente, nominati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, uno nominato dal Ministro dell'economia e delle finanze e uno nominato su designazione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Sviluppo Lavoro Italia si avvarrà inoltre di un comitato consultivo strategico composto di dieci membri in rappresentanza delle parti sociali più rappresentative.